Lavoratori, Ferrovieri stanchi di un sindacalismo clientelare e servile hanno fondato il C.A.T. (Coordinamento Autorganizzato Trasporti). Un’Associazione di lavoratori caratterizzata da una nuova e diversa proposta organizzativa.

Perché?

 

In questa fase storica i sindacati si sono trasformati in intermediari, sono divenuti dei notai con cui le parti datoriali legittimano le modifiche peggiorative dei contratti di lavoro. Negli ultimi anni non si sono viste piattaforme sindacali che rispondessero alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori. Nelle trattative sui rinnovi dei contratti si discute unicamente delle richieste aziendali e ormai sono i datori che fanno le piattaforme rivendicative. Le loro proposte vengono abilmente veicolate tra i lavoratori per prepararli al peggio. E’ una precisa strategia.

 

Solo dopo la firma degli accordi i sindacati si impegnano nel confronto con i lavoratori, ma solo per convincerli che l’accordo raggiunto rappresenta “la medicina amara” e sostenere che non c’erano alternative.

Ma c’è un problema, un “piccolo dettaglio”. Quegli stessi sindacalisti non subiranno gli effetti degli accordi firmati proprio perché “intermediari” e spesso fruitori di posizioni di privilegio.

In tal modo si tradisce lo spirito con cui è nato il sindacato. Oggi, nella migliore delle ipotesi, l’iscrizione al sindacato è ormai ritenuta dai lavoratori come una forma assicurativa sul piano
individuale: “non si sa mai che può succedermi”; ” ho bisogno del trasferimento”; “ vorrei essere promosso”; “ vorrei fare assumere mio figlio”.

Occorre capire che le risposte individuali fornite dal sindacato con la compiacenza del datore di lavoro, sono pagate dai lavoratori sul piano collettivo.

Il CAT nasce per rappresentare le istanze e i diritti dei lavoratori quali il lavoro, la salute e la sicurezza. Un soggetto capace di ripristinare i giusti rapporti di forza tra azienda e lavoro. Una rappresentanza dalla base e per la base, dove i lavoratori di tutte le imprese del settore possono esprimersi individualmente per costruire rivendicazioni collettive e coordinate. Un’ Associazione che si faccia carico delle grosse criticità che affliggono il mondo del lavoro ed in particolare quello dei trasporti, affinché la concorrenza non venga scaricata su chi lavora, come invece sta accadendo.

Vogliamo costruire insieme, attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori, piattaforme rivendicative credibili, perseguendo obiettivi condivisi anche attraverso forme di lotta partecipate.

Un soggetto in grado di dialogare con gli utenti ed i pendolari, verificando tutte le possibili convergenze per la realizzazione di un trasporto sociale e sostenibile.

Dobbiamo rappresentare e tutelare le specificità di mestiere e, nel contempo, utilizzare le competenze settoriali per fare sintesi ed affrontare le problematiche di carattere generale.

Un Coordinamento sostenuto dai lavoratori,politicamente indipendente,strutturato in funzione di queste prerogative nei confronti delle imprese e del sistema di rappresentanza.

Per far ciò, serve solamente la consapevolezza dei lavoratori: tutto questo è necessario e possibile.

 

Lavoratori a difesa dei Lavoratori

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