Prepotenze Aziendali
Lettera all'azienda (Scarica QUI e diffondi)
Ovviamente sono seguite immediate procedure di raffreddamento per la DPLH Liguria (Vedi QUI)
ComuniCATo su articolo de Il Fatto
Risposta all'articolo de “Il Fatto Quotidiano” del 26/04/2017 firmato da Daniele Martini (scarica e diffondi il comunicato)
Spett.le Redazione de “Il Fatto Quotidiano”,
in merito al Vostro articolo intitolato "il vitalizio dei ferrovieri, 500.000 in viaggio gratis" pubblicato sull'edizione odierna, riteniamo doverose alcune precisazioni.
Il diritto al possesso della carta di libera circolazione che permette alle categorie da voi citate di viaggiare liberamente sui treni "regionali" ed "intercity" e consente l'accesso alle Frecce dietro il pagamento di un diritto di ammissione di 15€ (dovuto nella misura di uno per ogni treno e non di uno per ogni viaggio") venne allargato al coniuge ed ai figli (sino al compimento del venticinquesimo anno di vita) dei dipendenti nonché agli ex dipendenti in quiescenza al tempo del rinnovo contrattuale del 1990 in vece di un aumento salariale di circa 100.000 lire mensili dovuto in virtù di un aumento di produttività richiesto dall'azienda.
Tale scelta venne ritenuta dalle ferrovie meno gravosa per le proprie casse e incontrò il favore dei dipendenti che rinunciarono all'aumento economico dovuto.
Appare dunque palese che la messa in discussione di tale diritto non possa prescindere da una adeguata rivalutazione delle spettanze che sarebbero dovute dalla cessazione del diritto stesso.
La possibilità offerta ai dipendenti si inquadra invece in una politica di welfare perseguita da moltissime altre aziende, che non stiamo ad elencare, nei settori di rispettiva pertinenza.
Facciamo inoltre notare che la definizione di "casta" mal si sposa con la realtà di una categoria di lavoratori che vede il traguardo pensionistico, in virtù delle nuove norme previdenziali, slittare oltre l'aspettativa di vita!
Ciò vale in particolar modo per determinati profili professionali quali, ad esempio, i macchinisti, i capitreno ed il personale di manovra che costituiscono oltre un terzo del personale dell'intero comparto ferroviario.
Distinti saluti.
Roma, 27/04/2017.
Comunicato su licenziamento Antonini
Risposta al comunicato del Gruppo F.S. sulla sentenza per il licenziamento di Riccardo Antonini
(Scarica QUI e diffondi)
Apprendiamo con rammarico che la Corte di Cassazione del Tribunale del Lavoro di Roma ha confermato il licenziamento per giusta causa comminato al nostro collega Riccardo Antonini.
Riccardo si era messo a disposizione dei familiari delle vittime, oltre 30 persone che, ignare di quanto stava accadendo, in quel nefasto 29 giugno 2009 sono state strappate alla vita nella sicurezza delle loro case o per le strade che costeggiano la ferrovia.
Nella ricerca della verità si era scontrato anche aspramente con i dirigenti aziendali, battendosi sempre per la sicurezza di ferrovieri, viaggiatori e cittadini.
Nonostante il Tribunale di Lucca abbia ritenuto colpevoli in primo grado i vertici del Gruppo FS condannando a vario titolo alcuni dirigenti (tra cui l'ex A.D. Moretti) a pene di parecchi anni di reclusione, la Suprema Corte ha ritenuto fondato il comportamento sanzionatorio aziendale.
Ne prendiamo atto, d'altronde il fronte politico-istituzionale si era già schierato a favore della dirigenza.
Quello che ci rattrista è constatare che il management attuale utilizza tutti gli strumenti aziendali per pubblicizzare la sentenza contro Antonini, confermando una preoccupante continuità di intenti con i loro predecessori già giudicati responsabili e colpevoli in primo grado.
Questi gli effetti delle Leggi di uno Stato che si definisce Democratico e fondato sul Lavoro.
La verità processuale, la strage, i morti, i feriti, le famiglie distrutte, il disastro ambientale e la devastazione delle abitazioni... tutto viene messo in secondo piano. L'importante è esaltare il licenziamento di Riccardo!
Tacere avrebbe contribuito a dimostrare rispetto per le vittime...
Tacere avrebbe permesso all'azienda di non speculare sulle spalle di un lavoratore che si è battuto sino in fondo nella ricerca della verità.
Invece hanno voluto “bullarsi” del pronunciamento della Suprema Corte...
Hanno voluto dare un segnale forte ai dipendenti: NON METTETEVI CONTRO LA DIRIGENZA ALTRIMENTI VERRETE PUNITI!!!
Facendo così hanno solo dimostrato il loro distacco dalle “Ferrovie”...
Già, perché, i "Ferrovieri” siamo noi... Quelli che da subito si sono schierati al fianco dei familiari delle vittime di Viareggio, quelli che quotidianamente lavorano sui treni, nelle stazioni, lungo le linee o negli scali, sempre al fianco della gente che giornalmente portiamo per l'Italia...
Siamo noi: 10, 100, 1000 Riccardo Antonini.
Roma, 10/04/2017.
Per approfondimenti:
https://www.associazionecat.it/joomla/blog-notizie/197-volantino-primo-grado-viareggio