29 giugno - Viareggio

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Dal comitato "assemblea 29 giugno" sul drammatico incidente di Viareggio:

 

Anche oggi udienza 'dedicata' agli imputati della strage ferroviaria di Viareggio. 

Hanno parlato avvocati/e di dirigenti delle ferrovie. Le falsità sono pedissequamente proseguite, come nei giorni scorsi. Tra l'altro, l'avvocata (non pronunciamo il nome perché non merita) di Elia, Ad di Rfi, ha citato negativamente più volte Daniela, presidente dell'Associazione di familiari, per il suo intervento dal palco la sera del 29 giugno, in occasione del 4° anniversario. Al brusio in sala e all'interruzione del Pm, ha rimarcato che lei è cittadina e avvocata e quindi... 
Si è 'dimenticata' di capire che prima di tutto, per chi ha perso un figlio, si è mamma, se lei mai lo fosse.
Da esseri ('umani'  è un eufemismo e quindi lo omettiamo) "orientati" esclusivamente dal dio danaro, non possono né sorprendere, né sconcertare, falsità e amenità udite nelle udienze. Sono pagati per difendere l'indifendibile. Vendersi profumatamente a poteri forti contrasta profondamente con la realtà e i fatti. Tanto peggio per realtà e fatti.
"Un treno merci che viaggia a velocità ridotta è più pericoloso", lo "spiacevole episodio" non è un incidente sul lavoro, "il dispositivo anti-svio non serve a niente, anzi è pericoloso ...", e via di questo passo. Ma di cosa stanno parlando questi avvocatelli/e? Ma lo sanno che sull'Alta velocità c'è l'anti-svio come strumento di prevenzione e protezione?! Giorno per giorno offendono onestà intellettuale e competenze tecnico-scientifiche, oltre la memoria delle Vittime e la sensibilità dei familiari.
Il cav. Moretti&Soci non c'erano e se c'erano dormivano ... quando vanno a riscuotere migliaia di euri al giorno non dormono e ci sono, eccome, se ci sono!
L'Ad delle ferrovie dello Stato italiane licenzia Riccardo dipendente di Rfi (altra Società) ma non ha alcuna responsabilità come 'capo-comitiva' di Rfi e Fsi.
Dopo le "raccomandazioni" della Commissione ministeriale sul picchetto e su altro per garantire quella sicurezza che in ferrovia purtroppo non c'è (dal 2007: 39 lavoratori morti sui binari!), una raccomandazione la vogliamo fare anche noi: non trasformiamo l'immane tragedia del 29 giugno 2009 nella ridicola farsa dell'estate 2013.
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