Volantino su sentenza Viareggio

La Politica GIUSTIZIA La Sicurezza

Scarica QUI il volantino sul pronunciamento della Corte di Cassazione 


 

Innanzitutto vogliamo rappresentare alle famiglie delle vittime di Viareggio il nostro grandissimo rammarico per una sentenza inattesa e ingiusta e esprimiamo vicinanza e solidarietà da parte di tutti i ferrovieri che rappresentiamo.

Non potevamo esimerci dall’analizzare e conseguentemente scrivere un commento sulla situazione paradossale che si è venuta a creare dopo la sentenza di Cassazione del giorno 8.01.21 sulla strage di Viareggio. Questa è un’altra pagina di storia tutta italiana.

Non vogliamo ripercorrere la lunga serie di incidenti, disastri e tragedie che hanno sconvolto la vita di tante famiglie in questi anni ma VIAREGGIO, e non ci stupiremmo succedesse anche con il crollo del Ponte MORANDI a Genova, ha confermato una regola non scritta ovvero tutte le volte che si processa la classe dirigente di questo sistema economico la giustizia non può far altro che cedere il passo all’impunità.

 

Rimaniamo esterrefatti tutte le volte, visto il nostro ruolo di rappresentanti delle istanze dei lavoratori, che ci troviamo impotenti di fronte alla negazione della giustizia come se la legge fosse legata ad una efficacia a tempo. Un reato resta un reato indipendentemente dalla data del compimento. A maggior ragione se il reato provoca morti, feriti e distrugge famiglie, affetti e relazioni.

Invece per la giustizia italiana (e questo lo hanno ben capito gli avvocati difensori di tutta la classe dirigente economica e politica di questo Paese) trascorso un certo tempo un reato grave viene cancellato come se non fosse mai successo!! E se ciò non basta ad assolvere certi personaggi ecco che la Suprema Corte di Cassazione interviene e a sua volta fa sparire altri reati (vedi quelli FONDAMENTALI legati alla sicurezza sul lavoro) che un sistema legislativo, lungimirante nel prevederli, aveva messo come baluardo per allungare i termini della prescrizione. Neanche questo è bastato a dare giustizia a chi in pochi minuti ha perso un familiare che, ricordiamolo sempre, nella maggioranza dei casi a Viareggio si trovava nel posto più sicuro al mondo: la propria casa o a questa stava facendo ritorno.

Per noi ferrovieri che più di altre volte abbiamo sentito il peso della tragedia, in quanto ha coinvolto inermi cittadini che erano fuori dall’infrastruttura ferroviaria questa sentenza NON cancella anni di lotte per la ricerca della verità e per la giustizia! Non dimentichiamo che alcuni di noi che hanno messo a disposizione il proprio impegno e le proprie conoscenze tecniche sono stati osteggiati dalle società del Gruppo FSI fino alla conseguenza estrema della risoluzione del rapporto di lavoro.

Secondo noi bisogna continuare a lottare ancora più e meglio per la sicurezza e per affermare che la giustizia deve essere veramente uguale per tutti. Sono oramai decenni che soffriamo della mancanza di una classe politica capace di ristabilire il necessario rapporto di forza tra potere economico e le imprese da una parte e il mondo del lavoro e la sicurezza dall’altro.

Questo equilibrio si crea con leggi e soprattutto con la certezza della loro applicazione. Nel panorama politico italiano ad oggi non esiste movimento politico o partito che sia portatore delle istanze che provengono dal mondo del lavoro. Senza la giusta rappresentanza in parlamento anche chi intendesse organizzare e rappresentare i lavoratori ha poca o nessuna possibilità di incidere sui processi che regolano il lavoro, la salute e la sicurezza. È un prezzo troppo alto e continuiamo a pagarlo da troppo tempo. Per modificare le cose servirebbe una consapevolezza vera che dobbiamo ricostruire in primis fra i Lavoratori e poi nella società civile che mai come in questo momento storico è assorbita e preoccupata da altre situazioni e non percepisce il pericolo di una giustizia che assolve sempre chi comanda.

Genova 12.01.2021

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