ComuniCATo aggressione [20-3-16]

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Siamo qui a raccontare, ancora una volta, di violenze a bordo treno... non è la prima e purtroppo non sarà l'ultima. Ogni episodio che colpisce un collega o un viaggiatore ci ferisce intimamente, ma prima di analizzare le responsabilità o cercare i colpevoli vogliamo mostrare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà alle vittime di questi riprovevoli episodi.

Ogni volta che qualcuno subisce una violenza, oltre ai danni fisici più o meno gravi, si apre una lesione che difficilmente il tempo rimarginerà.

Si tratta di una ferita interiore, perché è impensabile che una viaggiatrice salga sul treno mettendo in conto che un gruppo di balordi possa aggredirla per derubarla, è impensabile che una capotreno vada a lavorare pronta a diventare oggetto del divertimento di qualche ubriaco.

Ci lasciano perplessi il silenzio dei media, pronti a dare la giusta eco quando ci sono episodi gravissimi di macelleria messicana per poi relegare a qualche trafiletto (e spesso neanche quello) i quotidiani soprusi di cui si è vittime a bordo treno.

Ci lasciano sgomenti il disinteresse delle istituzioni, come se questo non fosse un problema sociale degno di essere affrontato mettendo in campo tutte le forze a disposizione.

Noi non staremo zitti, daremo risalto ad ogni episodio, pubblicheremo sul nostro sito le considerazioni dei colleghi, le invieremo a tutti i giornali, diamo la nostra disponibilità a percorrere tutte le strade necessarie affinché le violenze a bordo treno diventino un problema primario da risolvere per aziende ed istituzioni.

Per fare questo abbiamo bisogno anche dell'aiuto di tutti i colleghi, quindi se siete a conoscenza di episodi del genere siete pregati di segnalarlo agli indirizzi dell'associazione che potrete trovare sul nostro sito www.associazionecat.it.

Tutti insieme ce la possiamo fare

 

Approfondimenti aggressioni 20/03/2016:

La furia in treno: colpisce ragazza alla testa col martelletto per 15 euro

Con il martello del treno spacca la testa a un ragazza, il gip di Milano: "Resti in carcere". Un video lo incastra

Sta meglio la ragazza di Ciserano aggredita a martellate in treno

Ragazzini senza biglietto a Treviglio Scoperti, sputano vodka alla capotreno

Interruttiva Amianto

SCADENZA 29 FEBBRAIO

Interpellato il nostro studio legale vi riportiamo le indicazioni che ci sono pervenute.
La norma introdotta dalla legge di stabilità del dicembre scorso potrebbe essere considerata una sorta di riapertura dei termini per coloro che finora non si sono mai attivati; la spedizione della raccomandata entro il 29/2 ha unicamente funzione cautelativa.
Pertanto alla luce di quanto sopra e ricordando a tutti che il riconoscimento dell’esposizione è una tematica a carattere individuale alleghiamo il fac-simile dell’interruttiva da inviare alla sede INPS territorialmente competente rispetto alla sede di lavoro.

SCARICA QUI' IL MODELLO 

 

Alla domanda allegare solo " copia del documento di identità ".

Lettera Piano Industriale 2016

Lettera CAT prot.3/2016 al Gruppo FSI e Trenitalia sul Piano Industriale 2016 (Scarica QUI e diffondi)

Lettera servizi notturni MEC1

Lettera per servizi notturni programmati con modulo MEC1 (Scarica QUI e diffondi)

Auguri di Buon Anno Nuovo 2016

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Ogni fine anno è momento di bilanci. La fine del 2015 a maggior ragione.

Dal dicembre 2013, la nostra piccola Associazione CAT ha posto all’attenzione dei lavoratori e delle Istituzioni una serie di problemi che col passare del tempo si sono sempre più amplificati fino a mostrarsi in tutta la loro distruttività nel campo dei diritti e delle regole.

Le riforme approvate dal Parlamento (es. Jobs Act) hanno introdotto regole che, anche se non ancora recepite da tutti i contratti (ma date tempo al tempo…), trovano applicazione intorno a noi già oggi. Settori come Appalti Ferroviari (ma il CCNL AF 2012 non li doveva tutelare?), Scuola, Sanità, aziende in crisi e non, fanno i conti quotidianamente con le riforme introdotte recentemente.

Rispetto a queste “innovazioni” i Sindacati concertativi non solo non hanno mai mosso un dito, come in occasione della riforma delle pensioni, ma hanno continuato a sottoscrivere CCNL scandalosi (vedi il recente nel Trasporto Pubblico Locale) e accordi al ribasso, vedi franchigie sugli scioperi nel periodo del Giubileo. Non paghi, hanno invocato più volte, insieme alla dirigenza FS, l'intervento censorio della Commissione di Garanzia su nostri scioperi proclamati regolarmente.

Chi governa, politicamente economicamente e sindacalmente il paese, ha soppresso in modo scientifico l'identità individuale, collettiva e sociale del Lavoratore. Le loro liturgiche dichiarazioni non hanno mai come soggetto i Lavoratori, ma solo ed esclusivamente il lavoro, inteso quale unico freno che impedisce una uscita definitiva dalla pluridecennale crisi economica. Rendere impersonali i problemi, contestualizzandoli a un interesse generale, indefinito e indefinibile, è funzionale alla eliminazione di diritti collettivi che impattano singolarmente sul Lavoratore.

Oggi nessuno può sentirsi al sicuro!

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